Anche Bologna in favore del riconoscimento delle unioni omosessuali

 

Con la data del 15 settembre anche Bologna si apre alla registrazione delle nozze tra persone dello stesso sesso. Tutti coloro che si solo regolarmente sposati nei paesi esteri che permettono le unioni hanno diritto di vedere riconosciuta dal Comune la loro posizione, con una trascrizioni degli atti sui registri dello stato civile. Da un punto di vista burocratico agli interessati viene richiesto: una copia delle carte di identità, gli atti originali del matrimonio con annessa dichiarazione del consolato italiano (oppure dell’Ambasciata), la relativa traduzione effettuata da un interprete autorizzato e un apposito modulo che attesti la richiesta. commemorazione strage 2 agosto 1980Tutto ciò è stato reso possibile grazie a una delibera del Sindaco Virginio Merola, che ha dovuto rispondere alle polemiche innescate dalla consigliera comunale felsinea Ncd Valentina Castaldini che ha negato ogni validità alla registrazione e dalla richiesta del prefetto Ennio Mario Sodano che ha richiesto l’immediato annullamento del procedimento. La risposta del sindaco non è però apparsa timida: “La nostra è una battaglia di civiltà, per cui non revoco il provvedimento e se riterrà opportuno interverrà il prefetto”. Intanto le prime registrazioni hanno fortunatamente avuto luogo. A battere tutti sul tempo sono state Rebecca Hetherington ed Eleonora Tadolini. Interessato alla procedura è anche il senatore PD Sergio Lo Giudice, a lungo presidente Arcigay, che il 27 agosto di tre anni fa sposò a Oslo il compagno Michele Giarratano. Lo Giudice ha colto l’occasione della discussione tra sindaco e prefetto per fare il proprio commento sulla vicenda: “Questi atti rappresentano la presa d’atto che questi matrimoni sono accaduti. La famiglia è una costruzione sociale che cambia, è infatti sottoposta a mutamenti culturali e sociali a cui prima o poi le istituzioni giuridiche dovranno uniformarsi”. Sottotraccia è chiara la questione della mancanza di una legge che regoli la materia. Flea_market_BolognaLa quale si trova tutt’ora in stato di forte contraddizione tra le direttive europee e le interpretazioni delle ormai lacunose regolamentazioni italiane. Non è infatti certo notizia solo di oggi come da diverse istituzioni del paese (comuni, regioni, la corte costituzionale ecc.), così come da molte associazioni e liberi cittadini, venga costantemente e sempre con più forza sollecitato il parlamento perchè finalmente legiferi su questioni di grande importanza per la felicità e dignità di tanti italiani.

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